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La digitalizzazione ha rivoluzionato il modo in cui le organizzazioni non profit comunicano con i loro sostenitori. In questo scenario, la raccolta fondi via e-mail si è affermata come uno strumento vitale per il finanziamento di cause nobili. Tuttavia, conquistare l’attenzione dei destinatari in un mondo sovraccarico di informazioni non è semplice. Esaminiamo alcune tecniche e strategie efficaci per ottimizzare la raccolta fondi via e-mail.
1. L’Arte dell’Oggetto che Invoglia all’Apertura
Il successo di una campagna di raccolta fondi via e-mail dipende in larga misura dal tasso di apertura delle e-mail inviate. È essenziale catturare l’interesse del destinatario già dall’oggetto dell’e-mail, utilizzando tattiche che aumentino la pertinenza e l’intrigo. Ecco alcuni spunti:
- Collegare l’oggetto a eventi attuali o valori condivisi dal pubblico, come “Terremoto in Afghanistan: emergenza” o “James, foto gratis di delfini!”
- Usare l’intrigo per stimolare la curiosità, con titoli enigmatici o domande, ad esempio: “James: Qualcosa sta bruciando” o “Re: Coca Cola vs Pepsi??”
- Integrare umorismo, personalizzazione e emoticon per differenziarsi, mantenendo però un equilibrio per non eccedere e rischiare di perdere serietà.
- Prestare attenzione alla brevità: un oggetto troppo lungo potrebbe essere troncato e perdere efficacia, soprattutto sui dispositivi mobili.
2. Un Nome Mittente Riconoscibile e un Testo di Anteprima Coinvolgente
Il nome del mittente deve essere immediatamente riconoscibile dal destinatario. Si può optare per differenti configurazioni, dalla più impersonale ma affidabile etichetta dell’organizzazione, a varianti più personali o creative. Ecco alcune configurazioni del campo “Da”:
- Nome dell’organizzazione: immediatamente riconoscibile, ma può risultare impersonale.
- Nome di un rappresentante dell’organizzazione: più caldo e personale, ma potrebbe non essere riconosciuto da tutti.
- Nome della persona + nome dell’organizzazione: compromesso tra il personale e il riconoscibile.
- Testo creativo legato alla campagna: può incuriosire, ma potrebbe anche confondere i destinatari.
Il testo di anteprima offre un’opportunità aggiuntiva per tentare il lettore ad aprire l’e-mail. Questo breve pezzo di testo può arricchire il messaggio dell’oggetto dell’e-mail, rendendo la comunicazione più efficace. È quindi importante non sprecare questo spazio con un testo generico o con numerazioni interne, ma adoperarlo per rafforzare il messaggio dell’oggetto con corrispondenze accattivanti.
3. Tempismo Perfetto: Quando Invio Fa la Differenza
Sebbene il contenuto sia cruciale, inviare l’e-mail al momento giusto può aumentare significativamente il tasso di apertura e, di conseguenza, la probabilità di donazioni. È importante essere tempestivi, in particolare per le risposte a notizie d’attualità o emergenze. Nel contesto generale, però, alcuni giorni lavorativi come martedì, mercoledì e giovedì sono preferibili e orari come metà mattina o metà pomeriggio tendono a essere più produttivi. Evitare i weekend è una regola consolidata, dato che la gente è meno probabile che si dedichi alla posta elettronica in quei giorni. La pianificazione meticolosa di e-mail di benvenuto o di raccolta fondi natalizie può beneficiare molto da questi consigli.
La combinazione di un oggetto intrigante, un nome mittente riconoscibile e un testo di anteprima affascinante, insieme al timing giusto, possono fare di ogni campagna e-mail una potente opportunità di raccolta fondi. Alla luce di quanto suggerito, ogni e-mail inviata dalle organizzazioni non profit diventa un’occasione unica per connettersi con i donatori esistenti e potenziali, sostenendo le cause giuste con cuore e passione, come evidenziato dall’esperienza di Valerio Melandri nella comunità del nonprofit e dalla missione educativa di portali come Fundraising.it. Dimostrando come l’arte del fundraising si affini con la conoscenza, la sperimentazione e soprattutto l’empatia, sia verso le cause sostenute sia verso coloro che possono contribuire alla loro realizzazione.